mercoledì 6 luglio 2011

LE POESIE

 Maria Di Rosa Ghio



Dalla realtà alla fantasia.
 
Passare una buona nottata
è l’augurio che ognuno si fa’
specialmente alla mia età.

Il mio sonno è leggero.
Al minimo rumore,
scatto come un motore.

L’altra notte, il vento mi ha svegliata.
Sono uscita in giardino
coperta solo da un golfino.

Un leggero venticello mi accarezzava
la pelle. Resto incantata da quel cielo stellato,
quando, una stella tra le più luminose
mi fa l’occhiolino.





Mi chiamo Margherita.

Mi sono stufata di essere sfogliata
Tra le dita di grandi e piccini.
Sono una sempliciotta, vivo nei prati
Con le mie sorelline:
La umile primula colorata,
La piccola viola profumata.
A volte in compagnia del papavero
In un campo di grano.
Penso:”che tu abbia capito
Che sono il fiore Margherita?”


FIGLIO MIO



Gli occhi miei erano stanchi
miopi, tristi, senza luce.

Si sono tuffati nei tuoi
piccolo mio!

Due laghi azzurri di tenerezza
innocenti, curiosi.

Ritrovato il sorriso si è aperto il cuore
scomparsa la malinconia
è ritornato il buon umore
“grazie amore”!



Una giornata


Giornata nera! Senza ragione!
Non ho la serenità di accettare
le cose che oggi a mio modo vorrei cambiare!
Non ho il coraggio né la saggezza di capire
che la vita è come le stagioni!

Dopo il temporale uscirà il sereno
con uno splendido arcobaleno!



Dalla Pennsylvania è partita
l’arte del Patchwork. Da lì l’han
tramandata e a San Gillio è arrivata.

Da mani di fata lavorato,
un vestito hanno creato e
con pazienza certosina modellato:
“Premio Creativo” ben meritato!

 


Vedi quel cancello in quella cascina?

Ebbene lì vive la mia nonna Celestina!
Stanotte è nevicato! Fumante il suo camino
Sotto questo cielo imbronciato.

Ogni casa si è vestita di candore.
Di bambagia i tetti son diventati.
La natura dorme silenziosa aspettando
Che torni primavera, quando vedremo
Fiorire i suoi germogli dai rami ora spogli.
Le rondini ritorneranno al vecchio casolare,
Al tepore di un tiepido sole.



Maria Grazia La Monica


ODE AL MURETTO A SECCO

Caldo fermo e sospeso,
frinire incessante di cicale,
profumo di timo e mentuccia.
un tempo immutabile ed eterno.

Aridi campi riarsi dal sole,
e il segno dell'uomo
nel muretto a secco:
pietre ad una ad una
estirpate dalla terra,
con sudore e fatica
e per sempre incastrate
a formare confini
che nessuno più ricorda.

Sconfinati confini,
termini di vita e di morte,
musiche mute
nell'assordante cicaleccio.

Il muretto a secco
mi sgomenta e mi emoziona,
sento millenni
di fatiche umane,
di pazienza, di umiltà
di sentimenti mai detti.

San Gillio, 11 marzo 2008

ANIMA D'AUTUNNO

Sulle scale illuminate
dalla luce del sole cadente
un mazzo di ortensie secche,
dell'anno precedente.

Una sinfonia quieta e malinconica
di colori autunnali
rosa antico, blu cobalto, verde sbiadito
e in mezzo a loro un luccicar
di medaglie del papa,
madreperlacee e silenziose,
quasi orgogliose della loro beltà.

Vedo il profumo di un vecchio diario
appassito, tra cui le pagine
ho inserito, tanto tempo fa,
petali di rosa
e sogni.

San Gillio, 18/11/2007

ADDIO, ALBERTO

In cima alla collina
verde e soleggiata
c'è una chiesetta
e accanto il cimitero.

Nel celeste spazio
ampio e sereno
si lazano, guardiane,
le u montagne.

Un panno lieve e bianco
le ricopre,
donando silenzio e pace
alla morbida valle.

Amico di gioventù,
te ne sei andato
e con te un frammento
di tutti noi compagni,
che ti abbiamo amato.

Mi rasserena un poco
pensarti lassù
anche se solo,
anche se al freddo,

perché sei tonato
alla tua terra,
che ti accoglie
in un abbraccio infinito.

San Gillio, 3 dicembre 2007

ANGELA LANOTTE



FANTASIA  DI PENSIERI



Guardando il bel cielo blu
pieno di stelle
lucente brilla la mente.

Un giorno di sole dà felicità
a tutta la gente mentre
un giorno di pioggia
insinua un po’ di pigrizia.

Una sera di luna piena
è un abbraccio d’amore
dona felicità e serenità
a tutto il mondo.


SILVIA SCIRE' 


O passerotto
che solitario stai nel tuo guscio,
esci,
vai fuori a vedere il mondo!
Scoprirai che tutto è una sorpresa:
dal profumo dei mandorli in fiore
alla primavera che si risveglia,
ai bambini che escono di casa
per giocare con i loro amici.
Il sole acceso ti riscalda
Ma non avvicinarti troppo,
ti potresti scottare.
Poi, quando il sole tramonta,
come d’incanto compare la luna
con attorno le stelle che brillano,
una cade,
è la notte di San Lorenzo,
esprimi un desiderio!

Non sono più vuoti i balconi
Ma colmi di vasi in fiore
Che t’invitano a svegliarti,
ad uscire dal tuo guscio.
Guarda i bimbi intorno a quel carretto!
E’ un gelataio e lì vicino
un venditore d’aquiloni
coi bambini che li fanno volare.
Intanto una passerotta
t’invita a volare con lei
verso altri nidi.
Non chiuderti in te
non avere paura
vai …  vai … vola!!




VENTO DI PRIMAVERA

Il vento di primavera è
come una carezza sulla guancia
che ti dà calore come un grande amore
come gli alberi che in fiore
ti danno un gran splendore
come i baci di un gran tesoro
come l’amore che ti ha accarezzato
ed è vissuto con te tutta la vita.

Il vento di primavera è gradevole
come un pensiero d’amore.


Angela Lanotte

Nessun commento:

Posta un commento