giovedì 14 luglio 2011

L'INVERNO - Che bella oggi la luce/ Che si spegne nella neve,/ Che tenue ardore quella rosea lontananza! Ma estate, estate non è ..... (Hermann Hesse: Giornata invernale)


L’inverno è arrivato.
Non porta novità
Solo freddo e gelo.

S’imbiancano le strade
I tetti le contrade.
Ogni cosa si veste di candore.

La natura è spogliata.
Sotto  il cielo dicembrino
Sarà fumante il camino.

Il bimbo sogna il Natale
I giochi, i dolcetti, il panettone!
E poi, in famiglia, che tavolata!
Messi da parte i rancori
Tutti in armonia, di buon umore.

Poi l’anno vecchio se ne andrà
Da questa terra tormentata ,
Da guerre, disastri, povertà,
Sperando che l’anno nuovo porti
Pace, amore, di qualsiasi colore.
          
      Maria Di Rosa Ghio


Sta per arrivare il Natale

spero che ci porti tanta gioia

non tanto per i soldi, che come dice il

detto  i soldi non fanno la felicità.

Ma se i soldi non li hai anche la felicità se ne và!

Tanta salute spero per i miei bellissimi nipotini
E per tutta la famiglia.

E spero anche che Gesù Bambino e i Re Magi
ci portino una bella sorpresa, un buon Natale
e un anno di tranquillità
a ricompensa di ciò che abbiamo passato.
                                                     

                                                                  
ANGELA LANOTTE



BUON NATALE e BUON ANNO ….



A me e a voi che non abbiamo vissuto da bimbi con il telefonino appiccicato
all’orecchio.

A noi che per le feste natalizie, uniti ad una bambola di pezza per le bambine, oppure un carrettino di legno, che non avrebbe battuto il record della velocità per i maschietti, ricevevamo mandarini, noci e tutti i tipi di noccioline (naturalmente quelle più a buon mercato).

A noi ragazze che non avevamo i pantaloni, né le scarpe con il pelo dentro,
ma un cappotto che pesava tantissimo, alleato del freddo che  lasciava passare alla grande, facendoci diventare statuine di ghiaccio.

A noi che vivevamo in case dove si riscaldava solo la cucina con il “potagè” a legna, che si usava anche per cucinare, dove alla sera si raggiungevano anche i quaranta gradi di calore mentre le altre camere si fermavano a cinque o sei.

A noi che mangiavamo il pollo o la carne solo la domenica e forse neanche tutte.

A noi che non andavamo mai in ferie (la prima volta che ci andai con la mamma e mio fratello era: udite udite Balangero!) e ci godevamo le nostre semplici case (non tutti avevamo in casa l’acqua, il gas e le altre comodità) i nostri cortili coi bellissimi giochi senza giocattoli nati dalla nostra fantasia e le nostre grida gioiose di bimbi felici che non avevamo nulla ma, avevamo la libertà di vivere all’aperto, senza patire di allergie e non sentivamo le sgridate degli anziani  disturbati nel loro riposo.

A noi che avevamo un solo abito bello per la domenica, che toglievamo alla sera e la mamma l’indomani lo ripuliva e lo riponeva pronto per la domenica successiva.

A noi che non sapevamo cos’era una caramella, un dolce, una “galuperia”, un gelato (però i miei genitori mi compravano il Corriere dei Piccoli tutte le settimane).

A noi e a voi che oggi come finanze stiamo meglio, mangiamo anche troppo, e abbiamo molte comodità ma non più la  giovinezza e abbiamo la saggezza di non avere nostalgia del passato, BUON NATALE e  BUON ANNO e perché no …. BUONA BEFANA!         

                                                                                                               Ortensia Corallini

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