L’inverno è arrivato.
Non porta novità
Solo freddo e gelo.
S’imbiancano le strade
I tetti le contrade.
Ogni cosa si veste di
candore.
La natura è spogliata.
Sotto il cielo dicembrino
Sarà fumante il camino.
Il bimbo sogna il Natale
I giochi, i dolcetti, il
panettone!
E poi, in famiglia, che
tavolata!
Messi da parte i rancori
Tutti in armonia, di buon
umore.
Poi l’anno vecchio se ne
andrà
Da questa terra tormentata ,
Da guerre, disastri,
povertà,
Sperando che l’anno nuovo
porti
Pace, amore, di qualsiasi
colore.
Maria Di Rosa Ghio
Sta per arrivare il Natale
spero che ci porti tanta gioia
non tanto per i soldi, che
come dice il
detto i soldi non fanno la felicità.
Ma se i soldi non li hai
anche la felicità se ne và!
Tanta salute spero per i
miei bellissimi nipotini
E per tutta la famiglia.
E spero anche che Gesù
Bambino e i Re Magi
ci portino una bella
sorpresa, un buon Natale
e un anno di tranquillità
a ricompensa di ciò che
abbiamo passato.
BUON NATALE e BUON
ANNO ….
A me e a voi che non abbiamo vissuto da bimbi con il
telefonino appiccicato
all’orecchio.
A noi che per le feste natalizie, uniti ad una bambola di
pezza per le bambine, oppure un carrettino di legno, che non avrebbe battuto il
record della velocità per i maschietti, ricevevamo mandarini, noci e tutti i
tipi di noccioline (naturalmente quelle più a buon mercato).
A noi ragazze che non avevamo i pantaloni, né le scarpe
con il pelo dentro,
ma un cappotto che pesava tantissimo, alleato del freddo
che lasciava passare alla grande,
facendoci diventare statuine di ghiaccio.
A noi che vivevamo in case dove si riscaldava solo la
cucina con il “potagè” a legna, che si usava anche per cucinare, dove alla sera
si raggiungevano anche i quaranta gradi di calore mentre le altre camere si
fermavano a cinque o sei.
A noi che mangiavamo il pollo o la carne solo la domenica
e forse neanche tutte.
A noi che non andavamo mai in ferie (la prima volta che
ci andai con la mamma e mio fratello era: udite udite Balangero!) e ci godevamo
le nostre semplici case (non tutti avevamo in casa l’acqua, il gas e le altre
comodità) i nostri cortili coi bellissimi giochi senza giocattoli nati dalla
nostra fantasia e le nostre grida gioiose di bimbi felici che non avevamo nulla
ma, avevamo la libertà di vivere all’aperto, senza patire di allergie e non
sentivamo le sgridate degli anziani
disturbati nel loro riposo.
A noi che avevamo un solo abito bello per la domenica,
che toglievamo alla sera e la mamma l’indomani lo ripuliva e lo riponeva pronto
per la domenica successiva.
A noi che non sapevamo cos’era una caramella, un dolce,
una “galuperia”, un gelato (però i miei genitori mi compravano il Corriere dei
Piccoli tutte le settimane).
A noi e a voi che oggi come finanze stiamo meglio,
mangiamo anche troppo, e abbiamo molte comodità ma non più la giovinezza e abbiamo la saggezza di non avere
nostalgia del passato, BUON NATALE
e BUON ANNO e perché no …. BUONA BEFANA!
Ortensia Corallini
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