la scatola magica
“La scatola magica” è un
carillon che ha quarantanove anni.
Dentro
a questa “scatola magica” ci sono tanti
ricordi, tutti belli, impressi nella mia memoria.
Nel
’59 il mio fidanzato si era trasferito a Torino per lavorare alla Facis. Dopo
un anno ci siamo rivisti, riabbracciati e baciati. Lui, il mio amore, che si
chiamava Pierino, per l’occasione mi regalò questo carillon che suonava e suona
tutt’ora una bella canzone intitolata
“Eternamente mia” che è diventata il simbolo del nostro amore. Durante la sua
assenza, ci scrivevamo lettere d’amore e mi ricordo anche la prima volta che ho utilizzato il telefono
ed è stato proprio per parlare con lui.
Allora erano in pochi ad averlo in casa. Il mio amore, aveva contattato il
centralino telefonico il quale mi aveva mandato l‘avviso con l’ora precisa per
l’incontro. Non vi dico che emozione sentirci!
Ci
eravamo conosciuti in sartoria che io avevo undici anni e lui dodici e poi lì è
nato l’amore. Ci siamo sposati il 19 agosto del ’61 alle ore undici, ed era di
sabato. Dopo tre giorni siamo partiti per Torino e abbiamo raggiunto la nostra
casa. Prima di partire i miei genitori avevano raccolto le mandorle e io ne
avevo vista un doppia (come fossero due gemelle) l’ho presa e l’ho messa nel
carillon come portafortuna e ho messo anche un ago di macchina per maglieria
(quelle dei vecchi tempi) per ricordo del maglificio in cui avevo lavorato per
un certo periodo.
Il
nostro matrimonio è durato quarantaquattro anni ed il mio amore purtroppo ora
non c’è più e conservo questo carillon con il suo contenuto di cari ricordi
come un dono prezioso: “una scatola magica”.
ANGELA LANOTTE
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